Mancanze

Una quasi estate fredda
questa mattina,
penso ai tuoi
brividi
e vorrei chiamarti
per consolarti un po’,
ma non so dove
chiamare,
né tu puoi più
chiamare me.

Inevitabili mancanze
del restare vivi.

Spesso mi sento

Spesso mi sento
come se al mio corpo
si fosse sovrapposto quello
di un altro – un fratello
più giovane o sosia
che indossa di nascosto
i miei pullovers ed esce
a testa bassa incontro alla notte
alle ferite sempre aperte, al fiele.
Stefano Simoncelli  “Giocavo all’ala”

Fili

Non spezzo questo filo,
anche se ha nodi stretti
che non si sciolgono,
anche se si aggroviglia
attorno a fumo nero,
anche se s’infila
in angoli bui,
non lo spezzo
perché è anche
stella filante,
nastro da regalo,
striscia d’arcobaleno.